lunedì 26 dicembre 2011

SLS - Sodium Laureth Sulfate: un'additivo da evitare! - In quali prodotti viene utilizzato!?



Qui sotto ho estrapolato parte di un'articolo, pubblicato sul sito disinformazione.it , riguardante il Sodium Laureth Sulfate, un'additivo base, presente nei saponi più diffusi e non solo!


"...Come dicevamo prima, nell’articolo dell’accademica Nina Silver intitolato Prodotti tossici, etichette ingannevoli pubblicato nel numero 30 di Nexus sono stati presentati i rapporti più contraddittori in merito al solfato di sodio lauril. “Secondo Ruth Winter, autore del libro A Consumer’s Dictionary of Food Additives il SLS è soltanto un irritante per la pelleper Epstein e Steinman, autori del The Safe Shopper’s Bible, esso risulta irritante anche per gli occhi e le mucose”. “Judi Vance, autrice del libro Beauty To Die Forinvece si spinge oltre facendo riferimento a degli studi giapponesi che evidenziano un danno al DNA”. 
Avete capito bene? Qui si parla di possibili danni al DNA! 
A questo punto non potevamo non andare a spulciare i principali database medico governativi alla ricerca di informazioni aggiuntive in grado di chiarire una volta per tutte il mistero. Quello che è saltato fuori è molto interessante.

Secondo il Toxicology Data Network[4], dell’Istituto Nazionale della Sanità (NIHNational Institute of Health) il SLS produce reazioni allergiche di sensibilità[5], secca la pelle[6] e le mucose, provocando gravi irritazioni agli occhi. Fin qui nulla di eccezionale! 
Però nello studio della Invitrogen Corporation[7] del 23 Marzo 1998, oltre ai sopraccitati effetti si aggiungono problemi vascolari, polmonari e complicanze su embrioni e/o feti (fetotoxicity). 
La cosa si fa un po’ più seria invece in uno studio, sempre del Toxicology Data Network, denominato Effetti degli additivi farmaceutici sulla sintesi e nei meccanismi di riparazione del DNA (Effect of pharmaceutical additives on the synthesis of DNA and on repair mechanism), perché al SLS viene imputato l’effetto di bloccare la sintesi del DNA[8]. Cosa purtroppo confermata anche dal CDC, il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle malattie (Centers of Disease Control and Prevention) statunitense, che nel Registro degli effetti tossici delle sostanze chimiche (Registry of Toxic Effects of Chemical Substances) del NIOSH, l’Istituto Nazionale per la Sicurezza e la Salute  nel Lavoro (National Institute for Occupational Safety and Health) elenca il Sodium Lauryl Sulfate come una sostanza in grado di inibire il DNA nel fegato di ratto, nel porcellino d’india  e perfino nei linfociti umani. 
Secondo questa ricerca ufficialissima, le dosi che provocano questa inibizione del DNA sono nel fegato di ratto 243
mmol/L[9], nel porcellino 60mmol/L[10] e nell’uomo 100mg/L[11] 
Quindi sono necessari 100mg/L (100 mg per litro) di SLS per provocare l’inibizione dell’acido desossiribonucleico (DNA) all’interno dei linfociti! 
Non finisce qui! Il SLS tra le altre cose sarebbe anche in grado di provocare mutazioni in microrganismi come il Saccharomyes Cerevisiae alle dosi di circa 3,500
mmol/L[12], e addirittura 200mg/L provocherebbero mutazioni in qualsiasi microrganismo. 
Esperimenti simili sono stati -purtroppo diciamo noi che aborriamo simili crudeltà- eseguiti anche su animali da laboratorio dalla Mallinckrodt Chemicals[13] e i risultati, pubblicati nel Material Safety Data Sheet ricalcano i precedenti: effetti mutageni e teratogenici![14]
Cosa possiamo aggiungere? Certamente a questo punto fa sorridere sapere che secondo l’Hazards Toxicity, il Sodium Lauryl Sulfate  figura nell’elenco delle sostanze chimiche che producono danni seri all’apparato gastrointestinale. 
Naturalmente a questo punto è d’obbligo precisare che tutti questi studi fanno riferimento alla sostanza chimica pura, cioè a quel solido di colore bianco che può essere in polvere oppure in scaglie con un leggero odore amarognolo. La sostanza contenuta nei prodotti per l’igiene invece è in diluizione che varia da prodotto a prodotto..."


Elenco dei sinonimi del Sodium Lauryl Sulfate:AI3 – 00356, Akyposal SDS, Aquarex ME, Aquarex methyl, Avirol 101, Avirol 118 conc, Berol 452, Carsonol SLS, Carsonol SLS Paste B, Carsonol SLS Special, Conco sulfate WA, Conco sulfate WA – 1200, Conco sulfate WA – 1245, Conco Sulfate WAG, Conco Sulfate WAN, Conco Sulfate WAS, Conco sulfate WN, CP 75424, Cycloryl 21, Cycloryl 31, Cycloryl 580, Cycloryl 585N, Dehydag sulfate GL emulsion, Dehydag sulphate GL emulsion, Detergent 66, Dodecyl alcohol, hydrogen sulfate, sodium salt, Dodecyl sodium sul fate, Dodecyl sulfate sodium, n - Dodecyl sulfate sodium, Dodecyl sulfate, sodium salt, Dreft, Duponal, Duponal WAQE, Duponol, Duponol C, Duponol ME, Duponol methyl, Duponol QX, Duponol WA, Duponol WA Dry, Duponol WAQ, Duponol WAQA, Duponol WAQE, Duponol WAQM, EMAL O, EMAL 10, Emersal 6400, Empicol LPZ, Empicol LS 30, Empicol LX 28, Emulsifier No. 104, Finasol osr (sub 2), Gardinol, Hexamol SLS, Incronol SLS, Irium, Jordanol SL – 300, Lanette wax – S, Laurylsiran sodny (Czech), Lauryl sodium sulfate, Lauryl sulfate, sodium salt, Maprofix 563, Maprofix LK, Maprofix NEU, Maprofix WAC, Maprofix wac – LA, Melanol CL, Melanol CL 30, Monododecyl sodium sul fate, Monogen Y 100, Montopol LA paste, NCI - C50191, Neutrazyme, Nikkol SLS, Odoripon AL 95, Orvus WA paste, P and G emulsifier 104, Perlandrol L, Product No. 75,  Product No. 161, Quolac EX – UB, Rewopol NLS 30, Richonol A, Richonol AF, Richonol C, SDS, Sinnopon LS 95, Sinnopon LS 100, Sintapon L, Sipex OP, Sipex SB, Sipex SD, Sipex SP, Sipex UB, Sipon LS, Sipon LS 100, Sipon LSB, Sipon PD, Sipon WD, SLS, Sodium dodecyl sulfate, Sodium n - dodecyl sulfate, Sodium dodecyl sulphate, Sodium lauryl sulfate, Sodium lauryl sulphate, Sodium monododecyl sulfate, Sodium monolauryl sulfate, Solsol needles, Standapol 112 conc, Standapol WA – AC, Standapol WAQ, Standapol WAQ Special, Standapol WAS 100, Steinapol NLS 90, Stepanol ME, Stepanol ME Dry, Stepanol ME Dry AW, Stepanol methyl, Stepanol methyl dry AW, Stepanol T 28, Stepanol WA, Stepanol WA – 100, Stepanol WAC, Stepanol WA paste, Stepanol WAQ, Sterling WA paste, Sterling WAQ – CH, Sterling waq – cosmetic, Sulfetal L 95, Sulfopon WA 1, Sulfopon WA 2, Sulfopon WA 3, Sulfopon WA 1 special, Sulfotex WA, Sulfotex WALA, Swascol 3L, Swascol 4L, Swascol 1P, Syntapon, Syntapon L, Syntapon L pasta (Czech), Tarapon K 12, Texapon DL conc., Texapon K12, Texapon K – 1296, Texapon L 100, Texapon V HC, Texapon V HC powder, Texapon ZHC, Texapon Z high conc. Needles, Trepenol WA, TVM 474, Ultra sulfate SL – 1, WAQE, Witcolate A, Witcolate A powder, Witcolate C.

Il Sodium Laureth Sulfate può trovarsi nei seguenti prodotti:
dentifricio, saponette, saponi liquidi per il corpo, shampoo, balsamo, detergenti per la casa, colluttorio, ecc...

Il sapone di marsiglia (quello vero!!!) è un'ottima alternativa perchè è biodegradabile al 100% e non contiene SLS.

Per chi volesse iniziare ad autoprodursi sapone, di qualsiasi tipo, visitate il sito www.ilmiosapone.it

Vi basteranno pochi accessori ( bilancia da cucina, pentola, mestola, fornello) ed ancor meno ingredienti (acqua, soda caustica, olio vegetale) per preparare dell'ottimo sapone, naturale al 100%.

Un'altra soluzione è quella di usare la LISCIVA (soluzione liquida ottenuta dalla bollitura di cenere di legno).

Qui sotto riporto una parte di articolo dal sito dioni.altervista.org/Lisciva_detersivo_ecologico_fai-.html

..."Istruzioni per fare la lisciva fatta in casa

Ingredienti:
CENERE e ACQUA in un rapporto 1: 5 (ovvero 1 bicchiere di cenere per 5 bicchieri d'acqua)

Procedimento:
- Setacciare la cenere.
- Disporla in una grossa pentola, rispettando il giusto rapporto cenere/acqua ed aggiungervi l'acqua.
- Portare ad ebollizione, a fuoco lento, mescolando di frequente all'inizio e di tanto in tanto quando la cottura si è stabilizzata.
- Far bollire circa 2 ore. E' consigliabile, verso fine cottura, assaggiare giusto una goccia del composto da posare sulla lingua per valutarne la potenza: se ha bollito sufficientemente pizzicherà appena. Non eccedere nella bollitura, in quanto la lisciva ottenuta diventerebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle e per l'ambiente.
- A cottura ultimata, lasciare raffreddare e decantare.
- Preparare un recipiente e qualche straccio di cotone pulito che non scolorisca.
- Tendere sul recipiente lo straccio.
- Versare il contenuto della pentola sullo straccio nel recipiente, con l'accortezza di non agitare il liquido, cercando cioè di mantenere separata la parte solida da quella liquida. Se necessario ripetere questa operazione per ottenere una lisciva (ovvero la parte liquida) più filtrata e quindi più limpida.
- Versare la lisciva in un flacone di plastica.
La lisciva è pronta! e si conserverà per anni.
Cosa si ottiene da questo procedimento:
• Una parte liquida, la lisciva propriamente detta, da usarsi per tutte le pulizie (piatti, biancheria, pavimenti, ecc.) ed anche direttamente in lavatrice come un normale detersivo.
• Una pasta cremosa, che possiede un certo potere detergente e che può essere utilmente usata per lavare i piatti e come sapone per le mani, poiché non sporca ed è meno aggressiva rispetto alla cenere d’origine, destinando la lisciva ad altri impieghi più esigenti e specifici."...

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